Intervista a Roberto Dellanotte
Dom) Ci racconti cos’è la cena degli sconosciuti?
R.D.) La Cena degli Sconosciuti è un’occasione, una possibilità… La definirei così. Spesso capita che le persone rimaste sole o isolate dal gruppo si chiudano in un vortice che non li lascia più. Non escono di casa se non per andare in ufficio e non riescono a legare con altre persone, forse perchè impaurite dalle loro esperienze passate o perchè si sentono inadeguati o semplicemente perchè “hanno perso lo smalto”.
La solitudine è un male capace di corroderti, di annullarti. A volte si rimane soli per cause esterne e non si è in grado di reagire subito e ci si lascia trascinare giù. Un pò come accade per la depressione.
Si arriva dunque a casa, si cena, poi la televisione e infine il computer per vedere cosa accade nel mondo, a leggere i blog delle persone e a chattare con tanti individui virtuali.
Ci si crea un’identità che poi, non appena spento il computer, ci scivola via e torniamo ad essere quelli di prima… quelli che sono soli.
Eppure credo che in ogni individuo ci sia un mondo da scoprire, che vada raccontato. Il mondo è pieno di tante metà tutte diverse tra di loro e c’è sempre quella che andrà ad incastrarsi con la nosra, che amerà ascoltarci e che non troverà inutile o scontato ciò che diciamo, che saprà amare i nostri silenzi o ci farà amare i suoi.
E’ per questo che anni fa sviluppai l’idea di creare l’occasione che in tanti stavano aspettando (anche se ancora non lo sapevano).
Un invito ad una cena dove non ci si potesse sentire fuori luogo, una cena dove tutti i partecipanti arrivassero da soli, dove tutti i partecipanti fossero legati dallo stesso interesse: uscire dal loro guscio e aprirsi al mondo, palare con persone reali e fare nuove amicizie.
Dom) E come funziona?
R.D.) La Cena degli Sconosciuti prevede una partecipazione equa tra uomini e donne, stesso numero e stesse possibilità. Amiamo distinguerci da chi negli anni ha scimmiottato la nostra idea, cercando di copiarcela, dove normalmente per ogni donna che partecipa ci sono 3 o 4 uomini ( con estremo dispiacere chiaramente per il pubblico maschile)
I posti dei commensali sono assegnati dallo staff del locale che li sistema in base all’età, lasciando vicini i coetanei alternado i sessi: uomo, donna, uomo, donna, etc..
La cena è servita lentamente, normalmente dura un paio d’ore, per dar modo ai partecipanti di conoscersi, di PARLARE, di PARLARE e di PARLARE. E’ solo in questo modo che abbiamo la possibilità di dimostrare chi siamo e se c’è qualcuno che ci ha apprezzati o trovati interessanti abbiamo vinto la partita!!!
Non ci sono cambi di posto ad ogni portata o tempi di tre minuti per presentarci, sono cose che ritengo stupide ed inutili per chi vuole trovare nuovi amici o il nuovo amore. In tre minuti raccontiamo a tutti la stessa frase ad effetto studiata a tavolino che il più delle volte non ci rappresenta veramente e soprattutto non racchiude verità ma solo illusioni e per quanto riguarda il cambio posto ad ogni portata non ci si allontana di molto da uanto detto prima.
L’impatto iniziale può essere imbarazzante ma poi…. il ghiaccio si rompe quasi immediatamente e inizia una splendida serata all’insegna del buon umore.
Nelle Cene degli sconosciuti si comunica davvero e il prezzo…
Dom) Quanto costa partecipare alle cene degli sconosciuti?
R.D.) Le cene sono nate per offrire un servizio alle persone e quindi il prezzo non deve rappresentare un ostacolo o definire la cena meramente un business. E’ dal 2002 che le organizzo e il prezzo non ha mai superato i 25 euro (tutto incluso).
Dom) Chi è il cliente tipo di queste cene?
R.D.) Non c’è un cliente tipo o una categoria specifica di persone. C’è l’idraulico, l’impiegata, l’imprenditore, la casalinga, l’artigiano, il pensionato, la maestra delle elementari… c’è un pò di tutto. Sono anche capitate coppie che semplicemente volevano conoscere gente nuova in quanto la loro vita casalinga nel tempo li aveva esclusi dal mondo e anche persone che viaggiando per lavoro, nelle notti di permanenza a Milano, non volevano trovarsi a cenare da soli in hotel.
Ripeto, partecipano tutti coloro che hanno voglia o bisogno di fare nuovi incontri, nuove amicizie. Dal 2002 ad oggi hanno partecipato più di 6000 persone e sono stati anche celebrati dei matrimoni… e questo mi fa moooolto piacere!!!!
Dom) Dove possiamo trovare la cena degli sconosciuti?
R.D.) Nel 2002 abbiamo iniziato a Milano, dopo un anno eravamo anche a Roma e poi a Torino, poi ancora a Bologna e Firenze. Ma poi gli impegni lavorativi, quelli famigliari etc hanno assorbito molto del tempo che avevo a disposizione e quindi ho dovuto frenare la corsa… Tutto questo con forte rammarico per molti!!!
Ora sto riorganizzando il lavoro e spero di sviluppare il circuito della Cena degli Sconosciuti su tutto il territorio italiano nel minor tempo possibile, ovviamente cercherò qualche aiutino…
Dom) Sei soddisfatto di ciò che hai fatto fin’ora?
R.D.) Molto!! Sicuramente un pò dispiaciuto per non essere riuscito a toccare tutte le città sperate ma sono fiducioso!!!
Sono soddisfatto… Sono stati scritti tanti articoli su quotidiani e riviste e in molti hanno definito La Cena degli Sconosciuti come un fenomeno di costume sociale. Pensare che grazie ad un’idea in tanti hanno trovato la felicità, la persona giusta, la persona che stavano aspettando da troppo tempo e che forse mai avrebbero avuto il coraggio di conoscere.
Dom) E tu che tipo sei?
R.D.) Sono schifosamente introverso e di conseguenza ho cercato sempre di mettermi in situazioni tali da dovermi spronare ed aprirmi.
Probabilmente sarei stato un ottimo cliente per la Cena degli Sconosciuti!!!!